F.EL.C. (Flusso di elettroni convogliati)

Questa tecnica di chirurgia superficiale mediante flusso d’elettroni a corrente costante è stata studiata, sperimentata e progettata per la necessità di intervenire su patologie e inestetismi dove:
     Il laser è di uso difficile per il coefficiente di riflessione o d’assorbimento
     Il diatermocauterio è scarsamente efficace per la bassa conduttanza elettrica del tessuto leso.
La corrente diatermica segue il percorso elettrico più breve, spesso indesiderato.
I tessuti disidratati (strato corneo superficiale, eccessivo sebo, callosità, bordo rughe, corno corneo epidermico, ecc..) si comportano come isolanti impedendo alla corrente di raggiungere il fondo della lesione.
Inoltre la depolarizzazione delle terminazioni nervose libere determina uno sgradevole senso di scarica elettrica (scossa) che rende necessario praticare l’anestesia locale.
Gli apparecchi per diatermo non tengono conto della differenza di conducibilità dei vari tessuti:
- un tiloma od una verruca volgare o seborroica, che sono cattivi conduttori, sono difficili da         trattare con il diatermo, mentre sono facili i tessuti buoni conduttori, quali i vasi e la cute.
Durante un intervento di diatermo chirurgia, i tessuti distrutti sono quelli maggiormente conduttori. L’incremento termico nei tessuti da operare dipende dalla loro resistenza elettrica alle correnti alternate, dalla durata in millisecondi dei vari impulsi (duty cicle), dalla tensione applicata, dalla superficie di contatto (calibro e lunghezza dell’ago) ed infine dalla conduttanza termica del tessuto intesa come capacità di dissipare il calore prodotto dal passaggio di corrente.
 E’ stato quindi studiato e progettato il FELC, strumento per la chirurgia dermatologica, che riunisce due apparecchi intercambiabili in tempo reale e programmabili:
1)      La sezione FELC, generatore di un flusso di elettroni a corrente costante, in grado di bruciare selettivamente i tessuti scarsamente conduttori.
2)      Radiobisturi con frequenza di emissione a 1950 Khz, con caratteristiche tra le più avanzate in questo genere di apparecchi 
 Con questo apparecchio è possibile intervenire
a) su tessuti cattivi conduttori (macchie, nevi, condilomi, fibromi, rughe, tatuaggi), senza causare avvallamenti, discromie e senza necessità d’anestesia, inoltre la parte trattata si raffredda automaticamente per evaporazione dei liquidi lesionali durante l’intervento
b) normo conduttori, semplicemente cambiando il tipo di sonda, (nel caso di patologie a conduttanza elettrica uguale a quella dei tessuti sani), non surriscaldando i tessuti circostanti.
 
Non richiede piastra flottante, né occhiali protettivi: unica accortezza la scelta della sonda adatta al tipo d’intervento (Sonda per microresurfacing, S. per resurfacong classico, S. per lesioni displasiche, sonda per lesioni ipertrofiche, S. per lesioni vascolarizzate).
La superficie della zona trattata a differenza di altre tecniche, rimane perfettamente asciutta, non sanguinante e non deve essere medicata o incerottata a fine trattamento: va lasciata esposta all’aria per una normalizzazione più rapida.
Tecnica FELC: Avvicinare la sonda senza toccare la lesione, avviare l’erogazione tramite l’apposito pedale, evitando di portare il puntale a contatto col tessuto da eliminare perché stabilendo un contatto migliorerebbe la conduzione elettrica bloccando il flusso di elettroni. Rimuovere con un tampone garzato il carbonio precipitato allo scopo di operare sempre a cielo aperto.
Non è possibile danneggiare i tessuti sottostanti in quanto raggiunta la base della lesione si incontra il tessuto sano e l’erogazione di elettoni si interrompe automaticamente.